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Lento dietro VS Lento avanti


Per analizzare i due esercizi e capire cosa è meglio scegliere, è necessario partire dal movimento: entrambi prevedono un'abduzione dell'omero in extrarotazione.

Le differenze sono che durante il lento dietro il movimento si esegue lungo un piano puramente frontale, mentre nel lento avanti è un misto tra frontale e sagittale.

 

Il lento dietro si esegue in completa extrarotazione forzata, ma il deltoide posteriore è un estensore sul piano orizzontale ed un extrarotatore dell'omero, quindi nel lento dietro questo muscolo non esegue nessuna delle sue due funzioni dato che l'esercizio non prevede nessuna extrarotazione contro gravità.

Le sensazioni sotto carico però danno l'impressione di lavoro sul deltoide posteriore, questo è dovuto soprattutto alla posizione dell'esercizio che costringe un accorciamento di questo muscolo.

 

Dal punto di vista muscolare non ci sono grosse differenze tra lento avanti e lento dietro, essendo entrambi lo stesso tipo di movimento. Si attivano principalmente deltoide anteriore, trapezio superiore e gran dentato.

 

Per la maggior parte dei casi è più sensato proporre un lento avanti: questa variante garantisce naturalezza del gesto ed evita forzature articolari.