Allenarsi significa stimolare delle risposte metaboliche e strutturali nel corpo attraverso dei carichi di lavoro specifici; queste risposte avvengono a vari livelli all'interno del corpo.
Quello che noi vediamo ad occhio nudo, il muscolo che aumenta, è solo una minima parte dell'intero processo che è avvenuto.

Per attivare questo processo è necessario uno stimolo che rispetti in toto la fisiologia del corpo; l'elettrostimolazione salta tutta la parte di coinvolgimento cerebrale andando ad applicare uno stimolo sul muscolo dall'esterno.
Inoltre è uno stimolo isolato in un punto molto particolare.
Ovviamente l'elettrostimolazione crea degli adattamenti, ma non è un adattamento completo e funzionale ad un gesto prestazionale.
Quindi, se ciò che interessa è l'ipertrofia l'elettrostimolazione può essere un alleato, ma se si cerca un miglioramento di un gesto atletico non è la strada ideale da percorrere.
L'applicazione più consona dell'elettrostimolazione è sicuramente nella riabilitazione, dove esiste una limitazione dei gesti e può tornare utile ad andare colpire un singolo muscolo evitando determinati gesti.
Concludendo, non va dimenticato che l'allenamento è un processo di miglioramento psico fisico, che passa anche attraverso la sopportazione della fatica.
Cercare di ottenere dei risultati con meno fatica non premia con la stessa soddisfazione e con la stessa crescita a 360°.