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Massa muscolare: quante ripetizioni fare?


La cellula muscolare è una particolare cellula caratterizzata dai filamenti contrattili, dal sarcoplasma che contiene gli organuli, dalle scorte energetiche e dall'acqua.

 

L'allenamento contro resistenze va incidere principalmente sulle fibre (ipertrofia miofibrillare) e sul sarcoplasma (ipertrofia sarcoplasmatica): la prima si ottiene con alti carichi e basse ripetizioni, la seconda con carichi bassi ed elevate ripetizioni.

Le due componenti nell'insieme costituiscono l'ipertrofia muscolare vera e propria.

L'allenamento ottimale è quello che riesce a bilanciare nel miglior modo possibile la tensione meccanica e lo stress metabolico; un esempio classico è lo schema piramidale dove partendo da alte ripetizioni con carichi medio bassi, man mano si prosegue si alzano i carichi diminuendo le ripetizioni. In questo modo si danno entrambi gli stimoli allenanti.

 

Per rendere ancora più efficace questo schema lo si può invertire, partendo con carichi elevati a basse ripetizioni e via via scendendo di carico aumentando le ripetizioni.

Questo ha senso perché la forza neurale, utilizzata all'inizio, non va ad influire negativamente sullo stimolo metabolico. Cosa che accade nel piramidale classico, dove l'acido lattico va a compromettere in parte la forza neurale.

Seguendo lo stesso principio, allenandosi in multifrequenza, si possono separare le sessioni di forza e di lavoro metabolico all'interno della settimana.

In questo modo si riescono a dare entrambi gli stimoli in modo ottimale senza contrasti tra di loro.

 

Il range ottimale quindi, deve mantenere un buon rapporto tra tensione meccanica e stress metabolico, quindi mediamente tra le 6-12 ripetizioni, focalizzandosi sulla forza in certi periodi e in altri sullo stress metabolico.