Le etichette alimentari sono un po' la carta d'identità dei cibi, e molto spesso sono in contraddizione con quello che viene scritto sulla confezione a scopo di marketing.
Questa contraddizione è diminuita negli ultimi anni, ma resta sempre comunque un po' vera perché un alimento per essere veramente sano e genuino perde un qualcosa in gusto e sapore e di conseguenza di appetibilità sul piano commerciale.

Tornando alle etichette, si tende a dare notevole importanza ai valori nutrizionali e quindi alla tabella nutrizionale dove vengono indicati quanti carboidrati, quanti grassi, quante proteine.
La tabella è utile se sappiamo esattamente come e quanto dovremmo mangiare ovvero come dev'essere composta nel dettaglio la nostra dieta in termini di calorie e macronutrienti.
Altro punto "a sfavore" della tabella nutrizionale è il fatto che i valori indicati sono rapportati alla dose tipica che, nella maggior parte delle volte, è indicata con una quantità notevolmente inferiore a ciò che uno mangia.

Potrebbe essere molto più utile la lista degli ingredienti, perché parla in modo molto più chiaro: infatti quando si trovano nomi incomprensibili o codici (come nel caso di conservanti) dovrebbero far suonare alcuni campanelli di allarme.
Inoltre sono elencati in ordine di quantitativo presente e quindi è possibile farsi subito un idea della presenza e della quantità di alcuni ingredienti.
All'apparenza la lista di ingredienti può risultare banale, in realtà può essere fonte di tante preziose informazioni, molto più facili da interpretare.