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Panca scott: allenare le braccia


L'esercizio panca scott ha una particolarità: infatti stimola il muscolo bicipite partendo da una posizione di accorciamento dato dal posizionamento delle ascelle in appoggio sul macchinario che danno una flessione di spalla in posizione di partenza, accorciando il muscolo bicipite.

 

Dal punto di vista esecutivo viene attivato tutto il bicipite: è infatti impossibile attivare solo parti di un muscolo.

Lo stimolo principale avviene nella prima parte del movimento quando l'esercizio risulta decisamente più difficile a braccio disteso e diventa sempre più fattibile via via si esegue la flessione del gomito.
Per questo motivo un consiglio può essere di non arrivare troppo in alto con il bilanciere, ma fermarsi quando è ancora presente tensione muscolare per dare una tensione costante al muscolo target.

 

Passando ai rischi articolari bisogna considerare come l'utilizzo del bilanciere dritto comporta un posizionamento non corretto dei gomiti sul supporto; per evitare questo può essere decisamente utile l'utilizzo di un bilanciere sagomato.

Un ulteriore rischio articolare è sempre portato dal supporto stesso che determina una forza potenzialmente dannosa sul radio, infatti il posizionamento del carico sulla mano pone uno stress importante a livello dei legamenti del gomito sulla parte radiale.

Concludendo la panca scott è un ottimo esercizio per stimolare il bicipite, ma può portare delle problematiche a livello articolare.

In caso di problematiche un valido sostituto può essere il così detto "spider curl" che riproduce la stessa flessione di gomito con posizione di accorciamento in partenza, ma i gomiti sono completamente svincolati dal supporto eliminando così le problematiche viste in precedenza.

L'unica differenza è la distribuzione del carico, nel caso dello spider curl il punto più difficile del sollevamento è quando il gomito è a 90° e non a braccio disteso.