Ognuno ha un "set point" del grasso, ovvero la percentuale di grasso che naturalmente ognuno ha.
Quando questa percentuale aumenta diminuisce l'appetito, mentre quando diminuisce si ha l'effetto contrario: l'appetito aumenta.
Il corpo quindi cerca di mandare degli stimoli per tornare al suo set point, il suo punto di equilibrio.

Il set point dipende soprattutto dalla genetica, da quanto si era grassi da bambini e da quanto si ingrassa velocemente in certi periodi dell'anno.
L'iperplasia, ovvero la moltiplicazione delle cellule avviene fino ai 10 anni ed è proprio questo il periodo di maggiore importanza: infatti una volta che il nostro corpo ha stabilito quanti adipociti e quante cellule grasse possiede, tutto il sistema neuro-ormonale interpreta quello stato come punto di equilibrio.
Se si dimagrisce o ci si allontana dal set point ci saranno degli adattamenti che andranno a far diminuire il dispendio nelle 24h, per questa serie di adattamenti diventa complesso perdere peso e poi mantenerlo.
Questo non vuol dire che non si può cambiare la condizione, infatti è possibile fare in modo di spostare il punto di equilibrio principalmente modificando lo stile di vita: partendo da cosa si mangia, cercando alimenti di qualità e soprattutto aumentando l'attività (10.000 passi al giorno e 3/4 allenamenti a settimana).
E' importante dunque consolidare lo stile di vita che ha portato a perdere peso per almeno il doppio del tempo.
Ad esempio, se si perdono 4kg di grasso in 2 mesi bisogna cercare di "fermare il dimagrimento", stabilizzare l'organismo per 4 mesi mantenendo lo stile di vita che ha portato il dimagrimento in modo da creare un nuovo "set point".
Poi si potrà cercare di applicare nuove strategie di dimagrimento.

E' importante quindi approcciare il dimagrimento come un ciclo:
- dimagrimento
- stabilizzazione
- nuovo set point
In questo modo i risultati richiederanno più tempo, ma saranno stabili e sicuramente molto più facilmente ottenibili dal punto di vista della forza di volontà.