La prima cosa da considerare, prima di parlare delle due metodiche, è il recupero: l'allenamento serve a stimolare la sintesi proteica che risponde per circa 24-36h per poi stabilizzarsi.
Esistono due sistemi da dover fare recuperare:
- il sistema nervoso: ha bisogno di 5/7 giorni di recupero
- il sistema muscolare: recupera in circa 1/2 giorni post allenamento
L'obiettivo finale sarà quindi riuscire a stimolare il sistema muscolare il più possibile così da aumentare la sintesi proteica e, allo stesso tempo, controllare il recupero del sistema nervoso così da non dover rendere troppo infrequenti gli allenamenti.

Di conseguenza degli allenamenti troppo pesanti e troppo carichi, volti al cedimento muscolare porteranno degli svantaggi perché intaccheranno molto la componente nervosa obbligando allenamenti infrequenti.
Allo stesso modo l'allenamento in buffer (se troppo in buffer) porterà ad avere uno stimolo poco allenante.
Estremizzare sia uno sia l'altro metodo, quindi, non porterà vantaggi; bisogna cercare un compromesso tra i due.
La "verità" sta nel mezzo: non si arriva al completo cedimento, ma non si resta nemmeno con troppe ripetizioni di buffer.
Un buffer di 1-2 ripetizioni è l'ideale: in questo modo si avrà un'intensità tale da compiere un allenamento stimolante ai fini della sintesi proteica e del sistema muscolare, ma non troppo stressante per il sistema nervoso.
Trovare un buon bilanciamento, misurare e tenere traccia dei parametri (volume / densità / intensità) è sicuramente la strada migliore da percorrere.