Partendo dalla biomeccanica il movimento in questione consiste in una flessione del gomito che risulta l'unica articolazione coinvolta dall'esercizio.
Posizionandosi sulla panca a 45°, lasciando cadere il braccio e con il gomito completamente esteso si può notare che anche la spalla assume una posizione estesa.
Questa è la prima differenza rispetto ai curl classici: infatti con la spalla completamente estesa il bicipite che partirà in una posizione di massimo allungamento.
La posizione di partenza in massimo allungamento comporta una minore forza espressa dal muscolo, con conseguente diminuzione dei carichi utilizzabili, ma con un forte reclutamento del muscolo target.

Andando ad osservare l'esecuzione si possono trovare alcuni punti sui quali porre attenzione:
- assicurarsi di raggiungere l'estensione di spalla, lasciando "cadere" il braccio
- il movimento inizia con una flessione del gomito ed, a livello dell'anca, si supina l'avambraccio
- la spalla si flette leggermente, portando di poco il gomito in avanti.
Gli errori più comuni invece sono solitamente due:
- il movimento dei gomiti: soprattutto se il carico è troppo elevato ci sarà la tendenza ad esagerare con la flessione della spalla portando troppo in avanti il gomito: in questo modo si facilita il sollevamento del manubrio, diminuendo però il lavoro sul muscolo bicipite.
- panca poco inclinata: se per esempio si inclina la panca di soli 30° il braccio non riuscirà a "cadere" in modo perpendicolare al terreno e quindi non si raggiungerà la posizione di partenza con il bicipite in massimo allungamento.