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Mal di schiena: il miglior farmaco


Iniziamo col dire che la sensazione di dolore passa attraverso i neuroni, quindi il dolore "avviene" nel cervello.

 

Si è scoperto che chi ha mal di schiena, non sempre ha discopatie, ernie o protusioni: molto spesso troviamo persone con problematiche alla schiena che non avvertono dolore e persone con un rachide sano che invece hanno dolore.

In lettura scientifica si è visto che scoprire di avere una problematica è la causa dell'inizio della percezione del dolore: se si scopre di avere un'ernia, ad esempio, si eviterà di fare certi movimenti e ci si muoverà sempre meno.

Ed un articolazione che si muove sempre meno, è più soggetta a dolore.

 

Questo avviene perché la nostra mappatura cerebrale o possiede determinati schemi motori oppure (se la muoviamo sempre meno) sono le afferenze dolorifiche a prendere questo posto nel nostro cervello.

Infatti, i sedentari, sono più portati ad avvertire dolori proprio perché all'area cerebrale deputata al rachide, non avendo più un bagaglio motorio, non le rimane altro che la componente dolorifica.

Il movimento è il primo farmaco per riprendere il controllo del nostro corpo e sconfiggere il dolore, perché se noi riusciamo a "ri-mappare" i segmenti vertebrali che avevamo perso, le aree occupate dal dolore vengono riconquistate dagli schemi motori.

 

Questo discorso non riguarda solamente i sedentari, ma anche gli atleti; perché se ci si allena ad esempio soltanto con squat e stacchi, lo schema motorio e le linee di forza sono sempre le stesse.

La nostra struttura non è fatta per fare pochi gesti molte volte, ma molti gesti poche volte.

 

Il movimento a 360° è propedeutico per mantenere sana la struttura ed è il primo farmaco contro il dolore.